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Ad un anno dalla beatificazione del giovane martire Teresio Olivelli, avvenuta a Vigevano (PV), il 3 febbraio 2018), esce l'Epistolario: una raccolta dei suoi scritti più significativi che manifestano come la santità era per lui immettere il sapore di Cristo nelle pieghe della storia. In questa selezione di lettere e testi vari Olivelli racconta se stesso, inducendo il lettore a ricostruire da una prospettiva incomparabile, cioè il pensiero di Teresio espresso dalle sue stesse parole, il suo rapporto con l'Azione Cattolica e la Fuci, il suo singolare approccio al fascismo e alla resistenza, la sua peculiare esperienza della guerra, come pure la stagione drammatica della prigionia e della persecuzione. Si è così condotti ad accostare la ricchezza del suo mondo interiore e dei suoi sentimenti, penetrando nel cuore del credente, dell'uomo di cultura, dell'alpino, del partigiano, del martire. Ne risulta il profilo umano e spirituale di un giovane accogliente e aperto a tutti, specialmente alle persone più deboli. Mediante un appropriato lavoro di contestualizzazione e di analisi dei singoli scritti, l'autore fa emergere tutte le sfaccettature di questa singolare figura di esponente dell'Azione Cattolica e della Fuci innalzato alla gloria degli altari, ponendone in risalto specialmente la fedeltà al Vangelo e l'amore alla Chiesa. Gli scritti di Teresio Olivelli, ucciso a soli 29 anni nel lager di Hersbruck in odio alla fede cristiana, rivelano la figura di un giovane che è stato coraggioso protagonista del suo tempo, icastico modello di una Chiesa in uscita, che non ha paura di inoltrarsi nel mare aperto della storia, affrontando anche la veemenza delle tempeste e la contraddittorietà di onde anomale e malvagie. La sua testimonianza è stimolo per i laici, specialmente per i giovani, ad essere parte attiva di una Chiesa ospedale da campo, aperta a tutti soprattutto alle persone fragili e ferite.